A Bronte, Catania: dalla Ducea alle Forre Laviche

A 50 km da Catania, tra i monti Nebrodi e la valle del Simeto, percorrendo la Strada Statale 284, si giunge a Bronte. Questo borgo, famoso in tutto il mondo per la produzione di pistacchi, è interessante, oltre per l’aspetto culinario, per la presenza di notevoli monumenti e siti naturali.

Passeggiando per il centro di Bronte, è da visitare la chiesa della Santissima Trinità, la Chiesa dell’Annunziata del 1535 e il settecentesco Collegio Capizzi che ospita una biblioteca e una pinacoteca.

 

Bronte Chiesa della Santissima Trinità

Le cupole della Chiesa Madre SS. Trinità – © Luigi Strano

Al confine con il comune di Maniace si trova l’Abbazia di Santa Maria di Maniace o Castello di Nelson. Donato da Ferdinando I re delle Due Sicilie all’ammiraglio inglese Horatio Nelson nel 1799, qui l’ammiraglio non soggiornò mai, ma fu abitato dalla dinastia fino al 1981, anno in cui vendettero l’intero parco al comune di Bronte che lo rese un centro museale.
La dimora sorge su un ampio parco di alberi secolari che comprende gli alloggi (non visitabili attualmente per via di lavori di ristrutturazione), le navate di un tempio dedicato alla Madonna dalla regina Margherita con uno splendido portico gotico-normanno, il giardino inglese con un curato roseto e nel cortile interno una croce celtica dedicata a Nelson, mentre l’ampio parco è oggi allestito con tavoli da picnic.
La Ducea di Nelson è visitabile al costo di 3€ con visita guidata di tutti i locali e del parco e di 1,50€ per il solo parco.

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Croce celtica al Castello di Nelson – Foto di Michela Arnò

Sempre sul territorio brontese, ma spostandoci verso sud seguendo il corso del fiume Simeto, è possibile immergersi nella natura ancora selvaggia e incontaminata, visitando le forre laviche del Simeto. Si tratta di colate laviche provenienti dall’Etna e modellate in gole con pareti alte fino a 15 metri, grotte, cascate, canyon, dove scorre il fiume nella roccia basaltica attraverso meandri e strettoie. Lungo il corso del fiume si possono vedere i resti di antichi mulini ad acqua e prendere parte ad escursioni, trekking o canyoning.

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Forre laviche del Simeto 

Una foto pubblicata da Michela Arnò (@michelarno) in data:

 

Infine fermatevi in una delle numerose pasticcerie o tavole calde – consigliatissima la Caffetteria Luca – per gustare le tipiche specialità locali al pistacchio di Bronte: granite, gelati, cornetti, arancini.
Per una deliziosa cena, tra crepes e pennette al pistacchio, in pieno centro vi aspetta Pepe Rosa, ristorante pizzeria che fa dell'”oro verde” la propria specialità.

Granita al pistacchio di Bronte

Granita al pistacchio – © Francesco Pappalardo